Un viaggio inaspettato per Emanuele

By 8 Maggio 2016resoconti
La Quarta Era - Make a Wish
Emanuele ha 13 anni e ha una malattia rara.
Mentre la maggior parte dei suoi coetanei inizia a conoscersi e a conoscere anche i lati più adulti del mondo, ad interessarsi all’altro sesso, a tracciare la via verso i propri sogni e progetti, Emanuele vede come un grande dono anche un semplice tour su un autobus rosso a due piani, nella vivace città di Milano. Banale per tanti, ma non per lui.
L’autobus rosso su cui salirà è quello del City Sightseeing, società internazionale di trasporto turistico che sponsorizza la onlus Make A Wish. Make A Wish è un’associazione benefica con un solo, meraviglioso obiettivo: realizzare i desideri più o meno grandi di bambini e adolescenti con malattie gravi.
Il 30 Aprile 2016 è il World Wish Day e in questa data i ragazzi di Make a Wish Milano hanno deciso di rendere Emanuele davvero felice, con un regalo speciale.
La Quarta Era - Make a Wish
Perché Emanuele ha una malattia, non È la sua malattia.
Emanuele è un ragazzino dolce e vivace che, anche se non riesce a muoversi e a parlare bene, riesce a farsi capire, a ridere, fare dispetti e scherzare, come un normalissimo tredicenne.
In particolare, Emanuele e i suoi genitori sono grandi appassionati degli scritti Tolkieniani e delle relative trasposizioni cinematografiche.
Proprio per questa ragione, i ragazzi di Make A Wish hanno deciso di coinvolgere La Quarta Era, la più grande associazione di rievocazione Tolkieniana in Italia, affinché partecipasse in qualità di messaggera, portatrice di un meraviglioso dono, un viaggio inaspettato.
Ci troviamo intorno alle 9 in Stazione Centrale. Arriviamo alla spicciolata, gli associati Quarta Era facilmente riconoscibili per i costumi (un Gandalf, una Arwen, una Galadriel, un Nazgul, un Celeborn, un Aragorn e il nostro fotografo d’onore Paolo) e i ragazzi di Make A Wish, con le inconfondibili magliette blu.
La gente ci guarda strano, ma a noi non interessa, siamo in missione.
La Quarta Era - Make a Wish
‘Dobbiamo andare alla fermata del City Sightseeing’ ci dicono i ragazzi in blu ‘Emanuele crede che oggi, il suo regalo consista nel fare il giro di Milano sull’autobus rosso a due piani’.
Non è così.
Emanuele sta per incontrare Gandalf, sta per ricevere in dono un viaggio per la Nuova Zelanda e un diario di bordo da riempire con le storie delle sue avventure.
Dopo interminabili minuti di attesa, la sagoma rossa dell’autobus a due piani fa capolino in lontananza, vicino al monumento dell’Ago, Filo e Nodo. Siamo in ansia, trepidiamo, mentre il veicolo si ferma proprio davanti a noi.
Le porte si aprono, Gandalf fa un passo avanti e si mostra ad Emanuele, incredulo.
La Quarta Era - Make a Wish
La Quarta Era - Make a Wish
La Quarta Era - Make a Wish
Impossibile descrivere quanta soddisfazione ci abbia dato quell’enorme sorriso sbalordito, quell’urletto di gioia nel vedere uno dei suoi grandi eroi che lo invita ad un viaggio incredibile, persino per chi può permettersi di organizzarlo coi propri mezzi.
Uno alla volta ci facciamo avanti, ci presentiamo ad Emanuele che ci accoglie con risate strabiliate, mostrando un’immediata venerazione per Gandalf e Aragorn, che ripetutamente chiama a sé con entusiasmo.
Finalmente Emanuele riceve il suo dono: un viaggio in Nuova Zelanda con i suoi genitori.
L’avventura, però, non finisce qui.
Tutti insieme saliamo sul grande autobus rosso, diretti verso il Duomo. Durante il viaggio abbiamo modo di chiacchierare coi ragazzi di Make A Wish, simpatici e positivi, e con Emanuele, che proprio non vuole separarsi da Aragorn e da Gandalf.
E diciamocela tutta, anche dal nazgul, con il quale dà vita ad una continua battaglia a suon di dispetti.
Certo Emanuele è un gentiluomo, infatti non manca di fare complimenti alle due dame (Arwen e Galadriel), mostrando sincera curiosità e affetto anche verso Celeborn, i ragazzi della Onlus e perché no, persino un paio di turisti che viaggiavano con noi sul bus.
La Quarta Era - Make a Wish
Dopo una breve fermata in Duomo, durante la quale veniamo sommersi di foto, rientriamo alla base. Foto coi ragazzi di Make A Wish, un grande saluto ad Emanuele, che non manca di riempirci di complimenti ancora una volta, pronto per il suo viaggio assolutamente inaspettato.
Questa esperienza non ci ha tenuti impegnati a lungo, ma senza dubbio la porteremo con noi per molto tempo.
Il cosplay può essere considerato sotto molti aspetti. È un passatempo, una vera e propria passione, può essere puro e semplice divertimento, così come un’affascinante competizione.
Riassumendo, il cosplay è generalmente visto come ‘egoistico’, un modo per divertirsi e per garantire a sé stessi una buona dose di soddisfazione personale, pur sempre in compagnia dei propri amici.
E’ stato davvero appagante, quindi, il fatto di poter andare oltre il lato individualistico di questa passione, mettendola al servizio di qualcosa di un po’ più importante.
La Quarta Era - Make a Wish
Giorgia Darmanin

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