
Nasce la rubrica “La Quarta Era si racconta”, un piccolo format che cerca di avvicinare La Quarta Era al pubblico, mostrando nel dettaglio chi sono i membri di questa fantastica associazione. Un’intervista mirata, cercando di inquadrare il cosplay e il mondo tolkieniano, rivelando come queste due passioni possano coesistere.

Ciao Chiara, prima di iniziare l’intervista vera e propria, vuoi raccontarci qualcosa su di te?
Sono Chiara, abito a San Giuliano Milanese e frequento il liceo classico, oltre al cosplay leggo (fin troppo) e vado a cavallo, ma quello più grande lo porto avanti da 9 anni: l’equitazione.
Come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Attraverso internet e i social, ma è stato il mio amico Giacomo a coinvolgermi in questo mondo.
Ti ricordi quale è stato il primo cosplay che hai indossato e dove?
E’ stato un gioco, andavamo in gruppo a vedere Lo Hobbit: un viaggio inaspettato e tutti avevamo arrangiato un costume simile a quelli dei film.
Cosa vuol dire per te fare cosplay?
E’ scappare per un giorno dalla vita quotidiana e diventare uno dei tuoi eroi, dei tuoi punti di riferimento, è far parte per un giorno della magia di qualcosa che ti ha fatto sognare, è dar libero sfogo alla creatività e all’amicizia.
Hai un personaggio in particolare al quale sei legata?
Ne ho parecchi, alcuni perché leggendoli o guardandoli ho iniziato a volergli bene come se fossero parte della mia famiglia, come Gandalf, lui per me è come un nonno e così poi lo è diventato anche Ian McKellen, altri perché provo molta stima e rivedo in loro un punto di riferimento come comportamenti e soprattutto coraggio, tra questi Eowyn e Vanessa Ives da Penny Dreadful.
Come hai conosciuto La Quarta Era?
Circa due anni fa il Giacomo sopra citato mi ha proposto di incontrami con i ragazzi del gruppo a Novegro Invernale e di unirmi a loro!
Se non ricado nella domanda precedente, qual è stato il primo costume che hai indossato con La Quarta Era?
E’ stata una versione molto povera di Yavanna: un vestito verde e una semplice corona di fiori.
Hai conosciuto La Quarta Era prima che diventasse associazione, come hai vissuto questo passaggio? Hai notato dei cambiamenti rispetto a prima?
Sì e personalmente ho visto solo un gruppo affiatato impegnarsi ancora di più nelle attività per dimostrare quanto si sia puntuali, seri e precisi soprattutto riguardo gli eventi e le collaborazioni.
Tra i tuoi costumi tolkieniani ci sono una Valië e un ranger dell’Ithilien, cosa ti ha spinto verso queste due personaggi?
Yavanna mi ha colpito subito come personaggio perché fin da bimba sono stata affascinata dalle figure come lei. Riguardo il ranger volevo dimostrare a me stessa e agli altri quanto una ragazza sia capace di vestirsi di cuoio a luglio perché adora un personaggio e si trova a suo agio nelle sue vesti. Nel mondo del cosplay si può passare da un’armatura a un vestito da regina nel giro di una giornata, molti non lo sanno e dispensano odio gratuito.
Ci sono altre razze della Terra di Mezzo che preferisci? Perché?
I nani, sicuramente i nani. Mi trovo un’anima da nano che rutta e ingurgita birra chiusa in un involucro da elfo.
Hai partecipato a molti eventi con l’associazione? Te ne è rimasto impresso qualcuno in particolare?
Un numero discreto, ma i migliori sono stati sicuramente il Raduno del 2015 e la Festa dell’Unicorno a Vinci.
Ti trovi bene con l’associazione? Ha influenzato la tua vita in qualche modo?
Assolutamente, mi sento quasi a casa, mi ha regalato tanti amici con cui condividere una passione e non è una cosa comune come si può pensare.
Hai in progetto nuovi cosplay?
Certamente, a Novegro invernale mi vedrete nei panni di Vanessa Ives mentre prego per la neve!
DOMANDA BONUS
Cambiando argomento ma rimanendo sempre in tema tolkieniano, sei un’appassionato delle opere letterarie di Tolkien? Ne hai una preferita?
Cambiando argomento ma rimanendo sempre in tema tolkieniano, sei un’appassionato delle opere letterarie di Tolkien? Ne hai una preferita?
Assolutamente, ho letto diversi suoi libri e amo Il signore degli anelli, alcuni capitoli in particolare, Beowulf e La caduta di Artù.
Crediti foto: Marcella Fava, Dario Bertozzi, Tino Fotografie, Cesare Marino